Il seguente glossario può essere utile per la comprensione di termini tecnici il cui significato è spesso patrimonio solo degli “addetti ai lavori”.
Agente biologico: virus, batterio o altro microrganismo che può essere causa di infezione per l’uomo.
Agente cancerogeno: sostanza chimica o fisica che è in grado di provocare il cancro nell’uomo.
Agente fisico: causa provocata da eventi fisici come rumore, vibrazioni, microclima, radiazione, ecc.
Aerosol: termine che indica l’insieme degli agenti chimici aerodispersi e corpuscolati, vale a dire caratterizzati da particelle di dimensioni apprezzabili rispetto a quelle dell’apparato respiratorio.
Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro.
Caloria: unità di misura della quantità di calore prodotto o assorbito. Suo multiplo è la Kcal (kilocaloria) = 1000 calorie.
Campo elettromagnetico: perturbazione dello spazio attorno ad un conduttore determinato dal passaggio di corrente elettrica. Per frequenze elevate il campo elettrico e magnetico sono strettamente correlati e si parla di campo elettromagnetico.
Capacità di deflusso o di sfollamento: numero massimo di persone che, in un sistema di vie di uscita, si presume possano defluire attraverso una uscita di “modulo uno”.
Capacità di spegnimento o capacità estinguente: la capacità di spegnimento di un estintore indicata da un numero sull’estintore stesso, individua le dimensioni del “focolare tipo” che l’apparecchio è capace di estinguere.
Carico d’incendio: consiste nel numero massimo di calorie che si possono sviluppare a seguito di un incendio e quindi della combustione di tutti i materiali combustibili presenti nel locale/edificio in esame.
Comburente: sostanza che permette al combustibile di bruciare; generalmente si tratta dell’ossigeno contenuto nell’aria.
Combustibile: sostanza in grado di bruciare in condizioni ambientali normali; può essere solida, liquida o gassosa.
Compartimento antincendio: parte di edificio delimitata da elementi costruttivi di resistenza al fuoco predeterminata e organizzata per rispondere alle esigenze della prevenzione incendi.
Densità di affollamento: numero massimo di persone assunto per unità di superficie lorda di pavimento.
Dispositivo di Protezione Individuale (DPI): qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore, allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro. Esistono dispositivi di protezione degli occhi, della testa, delle mani, dei piedi, dell’udito, della pelle, delle vie respiratorie e di tutto il corpo.
Dispositivo medico: qualsiasi strumento, apparecchio, impianto, sostanza o altro prodotto, utilizzato da solo o in combinazione (compreso il software informatico impiegato per il corretto funzionamento) e destinato dal fabbricante ad essere impiegato nell’uomo a scopo di diagnosi, prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia; di diagnosi, controllo, terapia, attenuazione o compensazione di una ferita o di un handicap; di studio, sostituzione o modifica dell’anatomia o di un processo fisiologico; di intervento sul concepimento, il quale prodotto non eserciti l’azione principale, nel o sul corpo umano, cui è destinato, con mezzi farmacologici o immunologici né mediante processo metabolico ma la cui funzione possa essere coadiuvata da tali mezzi.
Divisa di lavoro: non è un indumento di protezione per il lavoratore che la indossa. Svolge le funzioni indicate nella Circolare del Ministero del Lavoro n. 34 del 29/4/1999: proteggere dallo sporco, rendere riconoscibile e abbigliare. Pur non essendo un DPI esistono comunque della regole antinfortunistiche che devono essere rispettate nella sua scelta.
Ergonomia: scienza che studia come adattare il lavoro all’uomo. In particolare studia come rendere più adatti i posti di lavoro, gli strumenti, l’organizzazione del lavoro.
Esposizione: contatto tra un agente e il lavoratore.
Giudizio di idoneità: valutazione che il medico competente esprime dopo aver effettuato la visita medica e gli accertamenti specialistici al lavoratore. Contro il giudizio di inidoneità il lavoratore può presentare ricorso all’Organismo di vigilanza.
Idrante antincendio: attacco unificato, dotato di valvola di intercettazione ad apertura manuale, collegato a una rete di alimentazione idrica. Può essere a muro, a colonna sopra suolo oppure sottosuolo.
Imperizia: mancanza di abilità e di preparazione specifica, inesperienza.
Imprudenza: atto o comportamento palesemente contrastante con le norme di sicurezza dettate dall’esperienza o dalla ragione.
Impianto di allarme: insieme di apparecchiature ad azionamento manuale utilizzate per segnalare un principio di incendio.
Impianto fisso di estinzione: insieme di sistemi di alimentazione, di valvole, di condutture e di erogatori per proiettare o scaricare un idoneo agente estinguente su una zona di incendio.
Incidente: qualsiasi evento casuale, inaspettato e indesiderato, che può provocare un danno.
Infortunio: incidente che danneggia l’integrità fisica di una persona.
Infortunio in itinere: infortunio avvenuto durante lo spostamento del lavoratore dal luogo di lavoro alla propria abitazione o viceversa.
Ipoacusia professionale: forma di sordità contratta sul lavoro e dovuta all’esposizione prolungata a forti rumori.
Luogo sicuro: luogo nel quale le persone sono da considerarsi al sicuro dagli effetti determinati dall’incendio o altre situazioni di emergenza.
Malattia professionale: danno fisico che si manifesta nel lungo periodo per prolungata esposizione al rischio.
Materiali fonoassorbenti: materiali che investiti dalle onde sonore tendono a disperderne l’energia al loro interno o farsi attraversare da essa, riflettendone solo una parte modesta.
Modulo di uscita: unità di misura della larghezza delle uscite. Il “modulo uno”, che si presume uguale a 0,60 m esprime la larghezza media occupata da una persona.
Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni.
Polveri inerti o fastidiose: sotto insieme di polveri che non alterano la struttura dell’apparato respiratorio, non determinano insorgenze di malattie organiche significative, ne presentano effetti tossici particolarmente specifici.
Prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno.
Protezione: l’insieme delle misure che tendono a diminuire l’entità del danno.
Reazione al fuoco: si indicano la reazione e il quadro di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale è sottoposto. In relazione a ciò ai materiale sono assegnati classi 0, 1, 2, 3, 4, 5, con l’aumentare della loro partecipazione alla combustione; i materiali di classe 0 non sono combustibili.
Resistenza al fuoco: attitudine di un elemento da costruzione a conservare, secondo un programma termico prestabilito e per un tempo determinato, in tutto o in parte: la stabilità “R”, la tenuta “E”, l’isolamento termico “I”.
Rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione.
Scheda di sicurezza: documento in cui sono spiegate le caratteristiche di un prodotto, di una sostanza, di uno strumento. Serve per conoscere i rischi che possono derivare dall’uso.
Segnaletica di sicurezza: cartello, colore o segnale luminoso che fornisce un’indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza.
Sistema di vie d’uscita: percorso senza ostacoli al deflusso, che consenta alle persone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo sicuro.
Uscita di sicurezza: passaggio con o senza porta che immette in un luogo sicuro.
Valutazione dei rischi: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.
Numero Unico europeo per le Emergenze (NUE): 112
Guardia di Finanza: 117
Guardia Forestale: 1515
Centro antiveleni (Molinette – Torino): 011/6637637
Polizia Municipale:
Polizia Stradale:
Protezione civile:
Centralino A.S.L. CN2: 0172/1401111
Direzione Medica di Presidio: 0172/1408881 (P.O. Verduno)
Distretto 1 Alba: 0173/316908
Distretto 2 Bra: 0172/420900
Sedi distrettuali: