La Riabilitazione è la disciplina medica che si propone di consentire alle persone con una disabilità temporanea o cronica, o dopo un evento morboso, di recuperare e mantenere la massima autonomia possibile e le capacità residue.
I percorsi riabilitativi sono personalizzati e sono caratterizzati da un insieme di interventi medici, fisioterapici, logopedici, informativi, educativi, di consulenza, talvolta anche sociali e psicologici.
Gli ambiti di pertinenza della Riabilitazione spaziano da quello più vasto delle patologie articolari, muscolo-scheletriche e traumatologiche, a quello neurologico, al cardio – vascolare e respiratorio, al logopedico-foniatrico, al chirurgico ed all’internistico, all’oncologico, al linfologico, alle disfunzioni pelvi-perineali ed uro-ginecologiche, alla protesica ed alla prescrizione di ausili.
In tali contesti diagnostici e terapeutici il ruolo del riabilitatore è trasversale e complementare con altre specialità cliniche ( ortopedia, orl e foniatria, neurologia, reumatologia, radiologia, laboratorio di analisi ed servizio trasfusionale, oncologia, rianimazione, anestesia ed algologia, chirurgia e senologia , urologia, ginecologia ed ostetricia, tecnica ortopedica, medicina legale ).
Ciò impone molteplici rapporti di collaborazione e di sinergia nella ricerca di strategie terapeutiche comuni, dell’efficienza dei percorsi e dell’ efficacia dei risultati nell’interesse dell’utenza.
Oltre alla naturale versatilità culturale verso il trattamento delle disabilità, la preservazione e il recupero della funzione, la Riabilitazione ha tra le sue principali mission la cura del dolore cronico che molto spesso affligge un’alta percentuale di pazienti.
L’importanza del dolore è stata a lungo trascurata. Tuttavia da almeno vent’anni, e in particolare grazie alla legge n. 38/2010, si è destata una maggiore attenzione nei riguardi dell’approccio al dolore cronico dalla diagnosi accurata, agli accertamenti appropriati, alla terapia.
Questo deve essere possibile grazie ad un intervento spesso multidisciplinare che, partendo dalla visita del MMG, può coinvolgere progressivamente diversi specialisti.
Tra questi, nel gradino degli specialisti di secondo livello, il fisiatra può assumere un ruolo importante, spesso risolutivo. In altri casi si può giungere a risultati terapeutici molto soddisfacenti solo grazie alla sinergia con ortopedici, neurologi, reumatologi, chirurghi ed algologi.
In ambito ospedaliero l’attività riabilitativa è mirata principalmente al recupero delle disabilità funzionali derivanti dalle patologie di base causa del ricovero o alla prevenzione delle disabilità terziarie dovute all’allettamento prolungato.
L’intervento riabilitativo è richiesto quotidianamente nei reparti dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno: Anestesia e Rianimazione, Chirurgia, Ginecologia, Medicina, Neurologia, Ortopedia e Traumatologia, Pediatria, Urologia.
Si caratterizza con la consulenza e la visita fisiatrica specialistica, con l’eventuale presa in cura riabilitativa e l’attivazione di un Progetto Riabilitativo Individuale che viene messo in atto da fisioterapisti e logopedisti. Viene anche definito un setting riabilitativo che può condurre al trasferimento dei pazienti in altri reparti per acuti, alla dimissione verso strutture riabilitative di III, di II o di I livello per la prosecuzione delle cure in ambiti più intensivi o estensivi. Possono essere ancora individuati altri setting come la dimissione verso strutture istituzionalizzate, verso le cure domiciliari, ambulatoriali o in Day Hospital o al domicilio in caso di definitiva remissione delle malattie e di avvenuto recupero funzionale.
Il setting viene individuato secondo le esigenze cliniche, sociali e riabilitative dei pazienti. Esso perciò è condiviso quando possibile in primis con i pazienti stessi, con i familiari ed i care givers, con altri specialisti ( soprattutto i medici del reparto di degenza ), in taluni casi con gli assistenti sociali e con il Nucleo Operativo di Continuità delle Cure che attiva tutte le procedure per finalizzare il setting stesso.
Per realizzare quanto finora è stato esposto, anche se solo sinteticamente, lo STAFF dei medici, dei fisioterapisti, dei logopedisti ed infermieristico della S.C. Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’ASL CN2 si propone quotidianamente di:
• Soddisfare il fabbisogno degli utenti tramite atti medici, diagnostici, terapeutici, informativi, educativi e riabilitativi con adeguati approcci coerenti con gli standard e con le linee guida nazionali ed internazionali.
• Ridurre gli accessi al PS per dolore acuto osteoarticolare ( spalla, collo, lombosciatalgia acuta…) ed i tempi di attesa per le visite specialistiche
• Garantire equità ed omogeneità di accesso alle prestazioni attraverso l’identificazione di scenari clinici definiti, onde evitare prestazioni diagnostiche non finalizzate e percorsi specialistici ridondanti.
• Fornire pertanto la migliore assistenza per ciascuna patologia, con l’applicazione di specifici Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali ( PDTA ) condivisi a livello aziendale, territoriale e regionale e con un Progetto Riabilitativo Individuale basato su prove di efficacia.
• Attuare quando necessario e secondo le patologie trattate strette collaborazioni e sinergie con altre specialità mediche e chirurgiche sia a livello aziendale, sia regionale ( anche con specifiche Reti multidisciplinari ), sia nazionale
• Considerare gli assistiti nella loro globalità per quanto riguarda gli aspetti individuali, familiari, socio-relazionali, lavorativi, emotivi e psicologici.
• Demedicalizzare quanto e prima possibile quegli eventi disabilitanti che avvengono quasi sempre per motivi bio-psico-sociali e non anatomopatologici in senso stretto.
• Fornire loro momenti informativi, educativi, preventivi
Dipartimento: Area Medica