Tieni acceso il tuo cervello!

Non abbiate paura della terza età, non è detto che ai più giovani, anche se avete superato i settanta, dobbiate apparire “rimbambiti”.

Preparatevi in  tempo, programmate una vita riempita non solo di vacanze o riposo, ma anche di ginnastica cerebrale e resterete “fit”, conserverete quella “mens sana in corpore sano” tanto elogiata dagli antichi.

Mai dovete vedere l’invecchiamento  con fatalismo, come l’inevitabile processo di deterioramento delle facoltà di pensare, parlare muoversi, far di conto. L’anziano potrà essere più lento nei suoi processi cerebrali, ma se sa tenersi sveglio con esercizi adeguati conserva il vantaggio della sua maggiore esperienza.

Fino a pochi anni fa si pensava che solo il cervello dei bambini fosse in grado di cambiare e plasmarsi e che questa capacità tendesse ad affievolirsi con il trascorrere degli anni per poi scomparire in età adulta. Di qui luoghi comuni come l’impossibilità di imparare a suonare uno strumento musicale in età adulta oppure l’incapacità, da grandi,  di ottenere elevate performance in un’attività sportiva se non praticata dalla tenera età.

Affermazioni di questo tipo ignorano la capacità, a qualsiasi età, da parte del cervello di plasmarsi e che si identifica con la sua  capacità di modificarsi, acquisendo nuove competenze e sviluppando nuove abilità di adattamento.

Anche in questo momento che stai leggendo queste righe il tuo cervello si sta modificando, sta cambiando le sue strutture per farti imparare.

Va sottolineato che la plasticità può essere conservata con l’allenamento mentale. Tale allenamento chiaramente non protegge dall’invecchiamento naturale del cervello, tuttavia può far sì che il cervello invecchi nel modo migliore ed in salute.

Tra le tante opzioni che abbiamo a disposizione per mantenere allenato ed in salute il cervello, gli esperti ci suggeriscono:

– lo studio di una nuova lingua che ci spinge a fare sforzi mnemonici e soprattutto a ragionare con la logica di un’altra lingua e di un’altra cultura

– il gioco degli scacchi dove il duello con le figure dell’avversario sulla scacchiera impone concentrazione, obbliga a pensare anche con concetti matematici

– lo studio di uno strumento musicale

– un’intensa vita sociale (visite a musei, parchi, attività amatoriali, partecipazione ad eventi culturali…)

Per approfondimenti consultare Medikey – mantenere attivo il cervello

ASL CN2