I disturbi dello spettro autistico (ASD) sono un insieme molto eterogeneo di disturbi del neurosviluppo i cui sintomi si manifestano precocemente e permangono per tutto il corso della vita caratterizzati da deficit nella comunicazione e nell’interazione sociale.
Per approfondire Osservatorio Nazionale Autismo – OssNA (iss.it)
Quando ci si accorge che “qualcosa non va”?
Negli ultimi anni, grazie anche al lavoro di sensibilizzazione e informazione promosso dall’I.S.S. su tutto il territorio nazionale, le diagnosi di Autismo (i cui numeri sono decisamente aumentati- In Piemonte, dal 2019 a 2022 si è assistito ad un aumento dei soggetti in carico ai Servizi del 34%-) avvengono per lo più durante il secondo e il terzo anno di vita: spesso sono i genitori ad accorgersi che “qualcosa non va”, oppure gli insegnanti dell’asilo nido o della scuola dell’infanzia; durante i bilanci di salute, il pediatra rappresenta il primo e principale “baluardo” in grado di identificare i primi segnali di allarme (quali le difficoltà di reciprocità sociale, accanto ai problemi comunicativi e comportamentali) e di inviare precocemente ai professionisti per i necessari approfondimenti.
Ma non sempre avviene così.
Giungono sempre più spesso ai Servizi bambini anche più grandi con quadri sfumati, con alcuni “tratti” di difficoltà comunicative e relazionali che spesso si associano a fragilità di regolazione emozionale e comportamentale e che nel tempo possono assumere caratteristiche e traiettorie variabili.
Arrivano inoltre ragazzi in età preadolescenziale e adolescenziale in situazioni di disagio psichico di varia natura (autolesionismo, ansia, scarsa rete amicale…) in cui possono essere rilevate caratteristiche significative associabili a quadri di ASD ad alto funzionamento, fino a quel momento mai riconosciuti.
Il minimo comun denominatore di queste situazioni che guida l’accoglienza e la “cura” è la presa in carico precoce, multiprofessionale e dedicata e lo sforzo di adattamento dei contesti di vita, in modo da permettere la crescita e lo sviluppo delle potenzialità.
A chi rivolgersi?
All’interno dell’ASL sono formalizzati 2 Nuclei multidisciplinari e multiprofessionali, il Nucleo DPS per i minori e il Nucleo DPS-A per gli adulti.
Rispetto all’età minore, più spesso coinvolta rispetto al riconoscimento precoce, nel Nucleo DPS operano diverse figure professionali (medico Neuropsichiatria Infantile, Psicologo, Educatore Professionale, Logopedista, TNPEE) che all’interno di un percorso multiprofessionale integrato offrono l’inquadramento diagnostico e la presa in carico successiva, in stretta collaborazione con la famiglia, la scuola e gli enti sociali del territorio.
Il primo accesso del percorso per i minori è rappresentato da una prima visita Neuropsichiatria Infantile, che avviene tramite contatto telefonico direttamente con la Segreteria del Servizio Neuropsichiatria Infantile da parte della famiglia.
Il successivo percorso prevede una fase di valutazione diagnostica e funzionale, comprendente accesso presso il Servizio di Psicologia, a cui segue la presa in carico, concordata in base all’età e ai bisogni rilevati, in linea con le indicazioni presenti sulle normative e sulle Linee Guida nazionali (si segnala a questo proposito che le ultime linee guida ISS sono di recentissima introduzione).
I Fondi regionali e nazionali dedicati all’autismo e il contributo delle associazioni e del privato sociale, inoltre, permettono soprattutto ai soggetti in fascia di età più giovane l’organizzazione di progetti specifici (nella nostra ASL, progetti mirati all’alimentazione, percorsi di parent training, interventi specifici di gruppo, musicoterapia e organizzazione di spazi dedicati di CAA).
Per informazioni: Neuropsichiatria Infantile – Specialità – ASL CN2
Inaugurazione palestra dedicata a bambini e ragazzi autistici
In occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo, all’Ospedale Michele e Pietro Ferrero si è svolta l’inaugurazione della prima palestra dedicata a bambini e ragazzi autistici nella provincia di Cuneo, realizzata grazie alla Fondazione Ospedale Alba-Bra, in collaborazione con Fata Zucchina, e ai fondi raccolti grazie al Charity Book “Il Segreto di BB”, promosso dalla Pelletteria Oberto e Ascom Bra con il patrocinio del Comune di Bra.
Questa iniziativa innovativa mira a fornire un ambiente sicuro e inclusivo dove i bambini e ragazzi affetti da autismo possano sviluppare le loro abilità motorie, sociali e cognitive in un contesto adatto alle loro esigenze. La palestra, dotata di arredi specializzati e spazi progettati appositamente con una attenzione specifica dedicata al colore – dato il coinvolgimento del Percettologo Giulio Bertagna, designer specializzato nella percezione del colore nei luoghi di cura – rappresenta un importante passo avanti nella promozione dell’inclusione e del benessere nella struttura.
Con terapie espressive riabilitative ed espressive (arteterapie, musicoterapia, etc…) individuali e di gruppo mirate e adatte alle singole esigenze, i piccoli pazienti avranno l’opportunità di partecipare a attività fisiche e ricreative che favoriranno lo sviluppo delle loro capacità motorie e relazionali.
La palestra potrà ospitare anche attività per pazienti in età adulta.
L’inaugurazione di questa struttura all’avanguardia testimonia l’impegno dell’ASL CN2 e della Fondazione Ospedale Alba-Bra nel fornire servizi innovativi e di alta qualità per migliorare la vita dei pazienti e delle loro famiglie.
Le Associazioni
Ci sono molte associazioni che si occupano di Autismo, tra queste ricordiamo l’ANGSA Autismo, sede di Bra: l’Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo (ANGSA) è costituita da genitori, familiari e tutori di persone con autismo, è un’associazione senza scopo di lucro articolata su tutto il territorio nazionale. Info: ANGSA Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo – Dal 1985 difendiamo i diritti delle persone con autismo e delle loro famiglie.
Inoltre, numerose associazioni e cooperative, non strettamente legate all’autismo ma al neurosviluppo e alla disabilità, collaborano per la costruzione di opportunità di percorsi mirati al benessere, alla qualità della vita in ogni fascia di età e alla piena integrazione.
PARADRIVING PIEMONTE 2024 – Ruote e Zoccoli: Un’Avventura di Inclusione e Passi di Libertà, organizzato da A.S.D. “LE TERRE DI WENDY”
Il 2 aprile partirà da Cuneo, facendo tappa a Fossano, Savigliano, Bra, Moncalieri, per arrivare a Torino sabato 6 Aprile.
Il Paradriving è una disciplina olimpica dedicata ai portatori di disabilità fisiche che, attraverso l’uso della carrozza e di aiuti specifici per ogni patologia, possono competere con i non portatori di handicap, e per la prima volta in Piemonte coinvolgerà ragazzi con disturbi dello spettro autistico, psichiatrici e con disabilità intellettiva.