Nell’ambito delle misure di sicurezza stabilite dal Ministero della Salute nel contesto dell’emergenza infettiva da SARS-CoV-2, l’accesso all’Ospedale Michele e Pietro Ferrero – Verduno avviene adottando le seguenti misure di sicurezza a tutela della salute della popolazione.
Ai punti di accoglienza lato Santa Vittoria e lato Verduno dell’ospedale:
- l’utente deve indossare la mascherina chirurgica (salvo casi di impossibilità clinica ad indossarla), se sprovvisto ne viene fornita una; se l’utente indossa una mascherina di tipo con valvola viene fatta indossare sopra quest’ultima anche la mascherina chirurgica;
- igiene delle mani in ingresso ed eliminazione di eventuali guanti che l’utente indossa; • controllo della temperatura corporea mediante termo-scan;
- l’accesso è consentito alla sola persona che deve ricevere la prestazione sanitaria (ambulatoriale, day hospital o ricovero).
A questa indicazione fanno eccezione le situazioni di stretta necessità per supporto a minori o a soggetti non autosufficienti per patologia cronica o per situazione contingente (es. donna in gravidanza, ecc…) o ancora a soggetti che hanno bisogno di accompagnamento per il superamento delle barriere linguistiche.
Agli accompagnatori dei pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, è sempre consentito prestare assistenza, anche nel reparto di degenza, nel rispetto delle indicazioni dell’Azienda.
L’arrivo presso la struttura è consentito all’orario della prestazione (non viene ammesso chi arriva in con largo anticipo o in ritardo). Al fine di contrastare il formarsi di assembramenti, gli utenti che devono effettuare prestazioni ambulatoriali possono presentarsi con un anticipo massimo di 15 minuti rispetto all’orario fissato per l’appuntamento.
Tutti i pazienti ricoverati, sia in regime di urgenza che programmato sono sottoposti a tampone di screening per Covid-19 e seguono le diposizioni definite dalla normativa nazionale e regionale. L’accesso della persona di fiducia ai pazienti ricoverati è fortemente limitato, ma reso possibile in particolari situazioni grazie all’attuale scenario epidemiologico che si origina dall’elevato livello di copertura vaccinale raggiunto soprattutto tra la popolazione più fragile, le massive attività di screening periodico per la ricerca di SARS-Cov-2 nella popolazione, negli operatori e negli ospiti delle strutture sanitarie, l’introduzione delle certificazioni verdi COVID-19 stanno contribuendo al controllo della patologia da SARS-CoV-2.
Per questo motivo l’ospedale Michele e Pietro Ferrero Verduno, in alcuni casi selezionati vuole favorire l’incontro tra pazienti ricoverati in ospedale e i loro congiunti, nel rispetto delle indicazioni regionali, dell’utilizzo previsto dei dispositivi di protezione individuale e delle cautele necessarie per evitare la diffusione del contagio.
Dell’accesso in reparto della persona di fiducia individuata verrà presa nota nella cartella clinica del paziente.
- VISITA AL PAZIENTE RICOVERATO
I medici e gli infermieri che hanno in cura il paziente, insieme al personale di assistenza, valuteranno la necessità/possibilità di consentire l’accesso al reparto di una persona di fiducia per un tempo massimo di 20 minuti.
Condizioni necessarie per l’accesso sono
assenza di sintomatologia riferibile a possibile infezione da COVID
più la presenza di almeno una tra le seguenti condizioni:
- aver effettuato il vaccino monodose da almeno 15 giorni, la condizione sarà valida per 270 giorni
- aver effettuato una dose di vaccino tra i 90 ed i 180 giorni dalla guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2, purché non siano trascorsi più di 270 giorni dall’immunizzazione 3. aver completato il ciclo vaccinale da meno di 270 giorni
- essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido eseguito nelle 48 ore precedenti 5. essere guariti da Covid-19 nei sei mesi precedenti
I casi particolari verranno valutati e gestiti dal personale medico del reparto in base alle direttive aziendali e regionali.
- VISITA ALLA DONNA CHE ACCEDE AL BLOCCO PARTO
Fatte salve le condizioni precedenti le donne che accedono al blocco parto possono essere accompagnate da una persona di fiducia per tutta la fase del parto.
I casi particolari riconducibili a infezione da COVID-19 verranno valutati e gestiti dai medici e dalle ostetriche del reparto in base alle direttive aziendali e regionali.
- ACCESSO AL PRONTO SOCCORSO
L’accesso alle strutture di Pronto Soccorso rimane precluso all’ingresso di familiari e persone di fiducia e le comunicazioni continuano ad essere condotte prevalentemente per via telefonica. Nei casi di prolungata permanenza in Pronto Soccorso o in casi particolari, l’accesso potrà essere autorizzato dal personale della struttura in base alle direttive aziendali e regionali.
Per informazioni rivolgersi all’URP o alla struttura di ricovero.
Si ringrazia per la collaborazione.