Salus - progetti ASL CN2

Il progetto si propone di rafforzare la prevenzione e migliorare i sistemi di tutela della salute mentale e fisica di richiedenti e titolari di protezione internazionale, compresi i minori stranieri non accompagnati, con un’attenzione particolare alle persone che presentano vulnerabilità psichiche, psicologiche o dipendenze.

Questi aspetti vengono affrontati considerando le dipendenze non solo come una possibile conseguenza di tali fragilità, ma anche come una delle cause scatenanti.

Per raggiungere questo obiettivo, il progetto prevede la creazione di un sistema di governance multilivello che coinvolga diversi attori istituzionali e operativi. Saranno costituiti comitati di pilotaggio a livello regionale e locale, con la partecipazione di rappresentanti delle ASL, della Regione Piemonte, di IRES e di altri enti coinvolti nell’accoglienza, come le Prefetture e i gestori dei SAI, dei centri per vittime di tratta e dei servizi dedicati ai minori stranieri non accompagnati. Questo sistema consentirà la pianificazione e il monitoraggio delle azioni sul territorio, inclusa la predisposizione di strumenti per la gestione e il referral dei casi, adattabili alle esigenze locali. Verranno inoltre prodotte linee guida e un policy paper per favorire l’adozione delle buone pratiche emerse.

Parallelamente, il progetto mira a potenziare i servizi di prevenzione e attivare percorsi di cura per le persone con vulnerabilità psichiche e dipendenze. Attraverso il lavoro delle equipe multiprofessionali, sarà possibile fornire supporto sia agli operatori dell’accoglienza, per l’individuazione di segnali precoci, sia direttamente alle persone vulnerabili, accompagnandole in percorsi di valutazione e cura personalizzati. L’attività delle equipe sarà costantemente monitorata attraverso strumenti dedicati, come l’uso di diari di bordo e applicativi informatici, per garantire una supervisione efficace e l’eventuale replicabilità delle metodologie adottate.

Un altro aspetto cruciale è la semplificazione delle procedure amministrative, con la creazione di un gruppo di lavoro specifico incaricato di analizzare le criticità normative, informatiche e organizzative che ostacolano l’accesso ai servizi. Questo gruppo collaborerà con soggetti esterni, come Anagrafe, Questura e Agenzia delle Entrate, per sviluppare soluzioni operative e uniformare l’applicazione della normativa sul territorio, culminando nella redazione di linee guida condivise da adottare a livello regionale.

La formazione rappresenta un pilastro fondamentale del progetto, con percorsi di accompagnamento e supervisione volti a costruire un rapporto di fiducia e scambio di competenze tra le equipe sanitarie delle ASL e gli operatori dell’accoglienza. Giornate di autoformazione, incontri di supervisione e analisi di casi complessi contribuiranno a migliorare le capacità di intervento e la collaborazione tra i diversi attori.
Infine, il progetto pone grande attenzione alla comunicazione, sia interna che esterna. Saranno prodotti materiali informativi in base alle esigenze specifiche dei territori, aggiornato il portale regionale dedicato e redatti report per documentare i dati raccolti e le attività svolte. Un evento finale celebrerà i risultati raggiunti, favorendo la diffusione delle buone pratiche emerse.

In sintesi, il progetto ambisce a creare un modello integrato e replicabile per la tutela della salute mentale e per il supporto delle persone vulnerabili, garantendo un sistema più efficace, accessibile e inclusivo sul territorio regionale.

ASL CN2