A partire dall’analisi dei risultati ottenuti con “La Valigia di Arlo”, delle domande emerse dal Gruppo Famiglie, dall’aumento della sofferenza psichica a livello sistemico e dei costi sociali legati agli interventi, il nuovo progetto si propone di sviluppare un sistema di risposte più integrato ed efficace.
Il percorso progettuale si articola in diverse fasi. Si parte con l’accoglienza, l’orientamento e la presa in carico dei beneficiari, attraverso incontri iniziali di ascolto e analisi dei bisogni. Contestualmente vengono sviluppate mappe delle risorse territoriali in ambito abitativo, lavorativo e sociale. Successivamente, si attivano progetti individualizzati, con il supporto di un case manager e un tutor per la definizione di obiettivi personalizzati. Un’attenzione particolare sarà riservata all’autonomia abitativa e lavorativa, tramite esperienze pratiche e attività di accompagnamento. Il progetto prevede anche un forte supporto alle famiglie, offrendo punti di ascolto, incontri di gruppo e percorsi di sensibilizzazione, per migliorarne la consapevolezza e il coinvolgimento nelle fasi di cura e sostegno. Inoltre, sono previste attività di sensibilizzazione e comunicazione, con eventi pubblici che diffondano una nuova cultura della salute mentale, coinvolgendo la comunità locale e promuovendo la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti.
Le principali finalità sono: 1) La Governance: sviluppare un sistema di governance delle politiche sociali e sanitarie nell’ambito della salute mentale, sempre più capillare, riconosciuto e legittimato (questo sistema si base su una Cabina di Regia bimestrale, un Gruppo Tecnico metodologico e una Micro équipe personalizzata per ciascun beneficiario); 2) La Comunità: potenziare la partecipazione della comunità, come risorsa per l’inclusione dei giovani con patologie psichiche e per il superamento dello stigma che spesso accompagna questa sofferenza; 3) Il Modello di Co-Progettazione: riconoscere il Progetto Personale Individualizzato (PPI) come LIVELLO ESSENZIALE del processo di co-progettazione, che coinvolga stabilmente tutti gli attori, incluse le famiglie, in ogni fase del processo.
Il progetto è attualmente in corso e mira coinvolgere e formare tutti gli enti partner, i giovani tra i 15 e i 25 anni beneficiari dell’iniziativa, le famiglie e gli Esperti di Supporto (ESP) nella creazione di una visione coerente e prospettica, attraverso un processo di progettazione individualizzata incentrato sul Progetto Personalizzato (PP).
L’ASL CN2 riveste un ruolo fondamentale, coinvolgendo professionisti e servizi come il Dipartimento di Salute Mentale (DSM), la Neuropsichiatria Infantile (NPI) e il Servizio dipendenze patologiche (Ser.D). In particolare, contribuendo alla definizione delle metodologie e alla supervisione delle attività, assicurando una presa in carico coordinata e personalizzata dei beneficiari. I referenti dell’ASL per ciascun servizio psichiatrico lavorano a stretto contatto con il Driver di progetto per garantire l’allineamento delle pratiche e l’implementazione corretta del progetto. L’ASL fornisce inoltre supporto ai case manager personalizzati, offrendo formazione e affiancamento nel percorso di cura, supervisionando l’implementazione dei Piani Personalizzati (PP) e facilitando il passaggio tra i servizi, inclusa la transizione dalla NPI alla psichiatria adulta.
