Aree interne

La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) è una politica nazionale innovativa di sviluppo e coesione territoriale che mira a contrastare la marginalizzazione ed i fenomeni di declino demografico propri delle aree interne del nostro Paese.

Territori fragili, distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali, che però coprono complessivamente il 60% dell’intera superficie del territorio nazionale.

L’azione A.1 del progetto Aree Interne, gestita dall’ ASL AT, prevede l’attivazione di servizi di assistenza domiciliare dedicati ai soggetti fragili (anziani, disabili, pazienti con cronicità) che necessitano di supporto anche temporaneo per favorire la permanenza a domicilio. L’azione intende agire sul potenziamento delle reti locali di cura alla persona mirati a prevenire situazioni a rischio e ridurre i ricoveri ospedalieri e nelle case di riposo / residenze protette, attraverso il coinvolgimento di vari soggetti istituzionali ed operativi, nonché sperimentare nuove forme di “presa in carico”.

Il servizio svolto dall’infermiere di famiglia e di Comunità (IFEC), opererà presso il domicilio di residenza, con molteplici funzioni, quali, ad esempio:

• supporto nelle comuni attività di vita quotidiana;
• prevenzione degli incidenti domestici;
• promozione dell’inclusione sociale;
• assistenza in eventuali terapie e nella compliance terapeutica;
• monitoraggio dei diversi indicatori di salute (PA, glicemia, ecc.);
• prevenzione quando possibile di cronicizzazione, complicanze e ricadute di patologie pregresse o in corso (etc…);

L’“Azione A.2, invece si occupa dell’attivazione di un sistema di Telemedicina a supporto del Ruolo dell’IFeC nella stratificazione della popolazione e nella presa in cura dell’utenza cronico-fragile” nasce con lo scopo di individuare infrastrutture digitali in grado di garantire, mediante l’uso di hardware e software, la gestione di patologie croniche in labile compenso o di persone assistite al domicilio. Lo scopo di queste tecnologie è di supportare l’IFEC (Infermiere di Famiglia e Comunità) nell’espletamento del loro lavoro.

Caratteristiche peculiari del modello di servizio proposto, sono:

• la diffusione di un sistema di presa in carico assistenziale al domicilio, nelle case di comunità e da remoto;
• la messa in rete di strutture, servizi e risorse del territorio;
• l’utilizzo di tecnologie a supporto dei servizi sanitari implementati.

L’azione A.3 prevede l’implementazione e/o il completamento di centri di medicina diffusa esistenti nell’Area, ovvero presidi di accesso ed erogazione dei servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, rivolti alla popolazione dell’ambito territoriale di riferimento.
Le strutture, opportunamente potenziate, consentiranno di meglio integrare la rete di servizi esistenti mettendo in relazione i medici di assistenza primaria con l’assistenza specialistica e ospedaliera, l’assistenza domiciliare, consultoriale, preventiva, farmaceutica ed integrativa, nonché i servizi sociali.