Il Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale (SIMT) dell’ASLCN2, ha recentemente attivato la procedura per la produzione di emocomponenti autologhi a uso non trasfusionale, ossia di Plasma Ricco di Piastrine (PRP) e della sua forma attivata e gelificata (Gel Piastrinico).
Il progetto nasce dalla stretta collaborazione dei dirigenti di primo livello dr.ssa Annamaria Gianti (SIMT), dr Giancarlo Rando (Medicina Riabilitativa e Funzionale), dr Giovanni Torre (Chirurgia-Vulnologia) ed è stato attivamente supportato ed incoraggiato dalla Direzione Sanitaria Ospedaliera, presieduta dalla dr.ssa Maria Cristina Frigeri.
Da tempo è noto che i concentrati piastrinici costituiscono una fonte aggiuntiva di fattori di crescita per promuovere la rigenerazione dei tessuti danneggiati. Le piastrine contenute nel PRP e nel gel piastrinico contengono numerosi granuli, che a loro volta liberano notevoli quantità di fattori di crescita, fisiologicamente presenti, che in questo caso risultano maggiormente concentrati, con effetto riparatore molto potenziato ed amplificato; la loro azione promuove la rigenerazione tessutale e la neovascolarizzazione, mediante l’innesco della reazione infiammatoria che genera attivazione dei processi riparativi cellulari.
La terapia è già consolidata in varie condizioni patologiche; uno degli impieghi più consistenti è nella vulnologia, nelle ulcere cutanee, con attenuazione del dolore, riduzione della flogosi, aumento dell’angiogenesi, stimolazione del tessuto di granulazione, in ambito ortopedico con notevole promozione della rigenerazione ossea negli interventi di osteosintesi e negli interventi di artroprotesi inducendo i processi di osteogenenesi, osteoinduzione ed osteoconduzione.
Il PRP trova impiego anche nel campo della Medicina Riabilitativa, mediante tecnica infiltrativa, con indicazione per pazienti affetti da patologie muscolo-tendinee croniche degli arti superiori (particolarmente spalla e gomito) o inferiori (particolarmente lesioni meniscali del ginocchio e tendinite della caviglia); trova inoltre indicazione nella osteoartrosi, nel trattamento conservativo della necrosi avascolare della testa del femore.
Attualmente nell’ASLCN2 si sono svolte complessivamente un centinaio di procedure (fisiatriche e chirurgiche/vulnologiche principalmente), con riscontri favorevoli da parte degli specialisti richiedenti, che hanno consentito la risoluzione della condizione patologica, o quanto meno un netto miglioramento.
A seguito della visita specialistica, il paziente candidato alla procedura viene inviato al Servizio di Immunoematologia dell’ASLCN2 (referente del settore dr.ssa A. Gianti) presso l’Ospedale San Lazzaro di Alba per un prelievo di sangue autologo (prelievo eseguito direttamente sul paziente destinato al trattamento). Vengono prelevati dai 60 ai 120 ml di sangue intero, a seconda delle dosi necessarie di prodotto finito (non è necessario essere digiuni).
Il sangue prelevato viene processato in ambiente sterile onde ottenere un concentrato piastrinico di 4-8 volte il valore basale. Il PRP/Gel viene conservato presso il Servizio di Immunoematologia e messo a disposizione per il paziente al momento della somministrazione da parte dello specialista che ha in cura il paziente.
In quanto autologo, cioè prodotto “proprio”, il PRP è scevro da reazioni o eventi avversi , purchè vengano rispettate le norme di sterilità e di corretta conservazione.
La terapia con PRP non comporta oneri aggiuntivi per l’assistito, che potrà accedervi tramite erogazione del Servizio Sanitario Nazionale.