Al momento dell’arrivo al Pronto Soccorso, gli infermieri valutano il grado di urgenza assegnando un codice che determina la priorità di accesso alla visita medica (“triage“). L’attesa è di certo meno pesante se si è consapevoli che il personale si sta adoperando per prestare cure tempestive a chi in quel momento è in condizioni più critiche.
Quando stiamo male o vediamo soffrire un nostro parente o amico, vorremmo una valutazione immediata da parte dei medici del Pronto Soccorso. Ma all’interno del Pronto Soccorso vi possono essere situazioni critiche che richiedono il massimo impegno e la massima attenzione da parte dello staff medico e infermieristico. A volte la tranquillità della sala d’attesa può trarre in inganno, ma è necessario avere fiducia negli infermieri che si occupano dell’attribuzione di priorità. L’attribuzione viene infatti effettuata sulla base di criteri predefiniti, e non sulla base della soggettività dell’infermiere di turno.
Il “triage” non riduce i tempi di attesa per tutti gli utenti, ma li redistribuisce a favore di chi ha più necessità di cure urgenti.
A parità di codice avranno la priorità: bambini, persone portatrici di handicap, malati psichiatrici e persone anziane fragili.